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Thursday, August 09, 2007

TIBCO Business Studio 1.1 & 2.0

This is a TIBCO Business Studio suite review that will be published next month on an Infomedia Group magazine. For the moment it is only available in Italian, but we will soon provide an english translation. In any case, our overall judgment on TIBCO Business Studio has been more than good!

Tibco, società software leader per le sue soluzioni di business integration e gestione dei processi, ha lanciato da qualche mese un tool free basato su Eclipse per la modellazione dei processi aziendali.

TIBCO, azienda pioniere nell’offerta di soluzioni basate su un processo unificato per il Business Process Modeling (BPM) e le Service Oriented Architectures (SOA), accoglie l’attuale tendenza di mercato introducendo TIBCO Business Studio, strumento per la gestione cooperativa di processi business aziendali, ottimo esempio di interazione sinergica tra business e tecnologia.
TIBCO Business Studio offre capacità potenziate di modellazione e simulazione che permettono un miglioramento della comprensione e della rappresentazione di processi complessi in un ambiente basato su Eclipse. Obiettivo primario è quello di facilitare la collaborazione tra utenti aziendali e utenti IT tramite un’ottimizzazione dei processi, favorendo una riduzione del time-to-market per i relativi progetti aziendali.
La strategia chiave di TIBCO parte dall’osservazione che altri vendor in ambito BPM hanno trascurato quei ruoli aziendali che ruotano attorno all’analisi e modellazione di processi business (BPAM) con il risultato di un’assenza di offerta di opportuni prodotti. Questo è vero soprattutto in ambiti business dove vengono utilizzati modelli cosiddetti “sconnessi”, vale a dire non direttamente coinvolti nell’automazione di processi nel software di supporto (come in ambito di produzione).
TIBCO Business Studio 1.1 è specificamente concepito per gli analisti business che necessitano di documentare, analizzare, perfezionare ed implementare tali processi. La nuova versione 2.0, disponibile da Maggio, offre inoltre la possibilità di scegliere fra due prospettive sul processo: quella dell’analista business o quella dello sviluppatore.
Dal 20 novembre 2006 TIBCO Software Inc. ha annunciato la possibilità di scaricare gratuitamente la loro suite. Il 19 Marzo 2007 Tibco ha registrato oltre 10000 download, segno di una strategia di successo.

TIBCO ed il BPM
L’integrazione delle nuove tecnologie nel mondo aziendale ha l’obiettivo di aumentare l’efficienza lavorativa, ma ha portato con se anche una maggiore complessità gestionale. Le risorse sparse, le difficoltà di comunicazione, le automazioni parziali, ecc. richiedono nuovi strumenti e metodologie. Il Business Process Modeling (BPM) nasce per rispondere alle necessità di gestione e controllo dei processi aziendali tramite una corretta modellazione, analisi e coordinazione delle risorse a disposizione, onde assicurare i livelli di qualità desiderati.
La crescente difficoltà nella gestione dei processi deriva anche da una crescente esigenza per una modellazione che garantisca successivamente un’esecuzione accurata ed efficiente dei processi, siano essi interni (tipici delle cosiddette applicazioni Enterprise Resource Planning – ERP) che esterni all’azienda (coinvolgendo la clientela aziendale, tramite strategie di Customer Relationship Management). I responsabili dei processi, spesso appartenenti al business principale dell’azienda, devono sempre più collaborare con il settore IT durante l’intero ciclo di vita del processo, in maniera tale da assicurare accuratezza rispetto al requisito business.
TIBCO Business Studio risponde alle richieste del mercato fornendo un ambiente completo di modellazione orientato al business. Piuttosto che avere un ambiente di modellazione dei processi (es. iGrafx, strumento Corel puramente visuale e privo di semantica del processo stesso), un ambiente separato per la loro simulazione ed un terzo per la loro documentazione, Business Studio integra il tutto in un unico prodotto, garantendo così un metodo più sicuro ed error-proof nel passaggio dalla modellazione di un processo alla sua esecuzione. Esploriamo quindi le due versioni già lanciate e disponibili gratuitamente sul sito della TIBCO [1].

La Modellazione in Business Studio 1.1
L’istallazione non lascia spazio all’immaginazione: l’intero processo è automatizzato, cosi come l’istallazione dell’ambiente Eclipse e dei numerosi plug-in (es. per il completo supporto UML 2.0). Business Studio presenta un ambiente semplice e familiare grazie ad un’interfaccia pulita e facilmente gestibile, interamente basata sul noto ambiente Eclipse ed evidentemente orientata alla modellazione grafica (Figura 1).



Sfruttando proprio le funzionalità di Eclipse, Business Studio organizza le fasi di modellazione e progettazione in differenti prospettive.
La finestra del Project Explorer raggruppa gli elementi di progetto nella consueta struttura ad albero: qui troviamo i package di processi, i Business Assets e gli exports (Figura 2).



I package contengo i processi definiti (salvati in formato .xpdl) facilitandone il raggruppamento semantico e la correlazione con altri elementi necessari alla modellazione, data field e partecipanti in primo luogo. Ai primi corrispondono i dati di input ed output delle attività componenti il processo, mentre ai secondi i ruoli e l’identificazione delle entità che eseguono l’attività (unità business, persone o sistemi).
I Business Assets contengono invece tutta la documentazione rilevante per il processo. In tal senso, Business Studio permette la creazione di documenti e template che rispettano lo standard metodologico per il project management Prince2. In ogni caso è sempre possibile aggiungere documenti Microsoft Office o immagini.
Mentre i Business Asset posso essere condivisi a livello di progetto, i Data Field ad i partecipanti possono essere creati sia a livello di pacchetto (condivisibili tra processi appartenenti a quel pacchetto), oppure a livello di singolo processo. I processi stessi possono poi essere condivisi fra pacchetti.
L’ambiente destinato alla modellazione dei processi permette l’utilizzo di elementi come attività, task, sottoprocessi, eventi, associazioni, gateway, lanes, ecc. ossia tutti gli elementi della notazione standard BPM. Business Studio permette una dettagliata modellazione dei processi con un risultato grafico intuitivo ed immediato. Una volta definito il processo, è molto facile cambiare prospettiva, passando ad esempio alla simulazione dello stesso o al debug, opzioni molto utili per la valutazione pre-deploment. Nella versione 1.1, per realizzare la simulazione, è necessario passare da Business Studio a iProcess Modeler – l’ambiente di simulazione SOA compliant associato.
Il passaggio tra i due tool è facilitato dall’utilizzo del formato XPDL (XML Process Definition Language), linguaggio derivato XML per la rappresentazione della struttura base dei processi business. Tale formato è d'altronde usato anche per l’allocazione dei processi e dei pacchetti nel repository di progetto.
Al momento della creazione di un processo si può opzionalmente scegliere l’ambiente di destinazione in modo tale da predisporne la validazione: se scegliamo TIBCO iProcess Modeler, il processo sarà validato per la futura importazione in esso e correttezza secondo le regole BPMN. E’ comunque possibile cambiare anche in seguito tale proprietà. Business Studio si avvale, infatti, di un avanzato sistema di verifica della conformità: in base all’ambiente di destinazione prescelto, indicando le incompatibilità, le incongruenze e gli eventuali errori del modello. La Figura 3 rappresenta l’interazione fra Business Studio 1.1 e iProcess Modeler nel ciclo di vita di un processo.



Gli standard
TIBCO Business Studio 1.1 supporta ambedue gli standard BPMN e XPDL specifici per la modellazione dei processi ma con qualche limitazione, superata con la versione 2.0. Il BPMN è una notazione grafica sviluppata dalla Business Process Management Iniziative (BPMI) per rappresentare i passi ed il flusso di procedure business. L’intero set di notazione è supportato da TIBCO Business Studio Process Editor nella versione 2.0.
XPDL è utilizzato per rappresentare la struttura basilare dei processi business in TIBCO Business Studio ed i pacchetti stessi sono definiti in questo formato: ogniqualvolta creiamo un pacchetto o definiamo nuovi elementi nel Process Editor, Business Studio definirà il formato. Ciascun componente del processo così definito rappresenterà un’unità riutilizzabile in vari contesti, accessibile dalla libreria a disposizione sul pannello di esplorazione a sinistra.
TIBCO Business Studio è accompagnato anche da una guida alla modellazione, favorendo l’esecuzione di modelli di processi che aderiscono alle metodologie aziendali, siano esse custom o standard, come Prince2 o Six Sigma.

Simulazione ed analisi
La simulazione ha assunto sempre più un ruolo determinante nelle aziende, permettendo di testare i processi business prima ancora di rilasciarli nel ciclo produttivo; in tal modo è possibile condurre analisi di tipo previsionale ed analitico sui risultati ottenuti. Tramite la simulazione si possono, infatti, dimostrare i benefici potenziali delle variazioni e dei cambiamenti apportati sui processi con l’obiettivo di ottimizzarli. L’analisi includerà lo studio dei fattori tempo, costi ed utilizzo.
Le capacità simulative di Tibco Business Studio 1.1 includono la possibilità di condurre la simulazione come event-driven o data-driven, e di comparare esecuzioni simultanee di simulazioni, in modo tale da dare agli analisti gli strumenti necessari per uno studio approfondito dei processi e dei possibili scenari. Queste funzionalità risultano estremamente utili nell’ambito di un raffinamento iterativo tipico di un ciclo di vita BPM.
Nella versione 1.1 di Business Studio, per realizzare la simulazione era ancora necessario esportare il processo ed importarlo in iProcess Modeler (nel Riquadro 1 si trova parte di un documento di simulazione definito in XPDL).
Tramite la simulazione è possibile identificare i colli di bottiglia, gli errori, la comparazione tra approcci diversi, i costi e la necessità di risorse per i vari passi del processo.
Gli utenti possono modellare e simulare l’esecuzione di processi con l’utilizzo di dati reali configurando opportunamente i driver: è così possibile avere una rappresentazione realistica dell’impatto del nuovo processo sul business prima di rilasciarlo in produzione.
Business Studio permette anche di produrre vari report da associare ai risultati di una simulazione: la velocità di realizzazione del processo, il tempo necessario per ciascun passo e il peso lavorativo per unità sono solo alcuni esempi in questo senso.
Esistono anche altre funzionalità utili negli ambienti aziendali complessi che non vogliono rinunciare alla qualità. Una di esse si riferisce agli indicatori per le SLA (Service Level Agreement): gli utenti hanno la possibilità di associare dei limiti ad attività o passi decisionali ed all’utilizzo delle risorse per garantire la conformità dei processi a standard predefiniti. Durante la verifica del processo mediante simulazione, è possibile valutare anche i parametri definiti per un eventuale web service, offrendo dunque maggiori garanzie di qualità in fase implementativa.
Altra funzionalità interessante in ambito analitico è quella dell’Activity-Based Costing, che fornisce il calcolo di tutti i costi di processo (o delle singole transazioni), come composizione dei costi di ciascuna attività coinvolta: tale funzionalità si può rivelare utile anche nei casi di outsourcing dei processi, laddove il rifornitore è valutato (e pagato) in base a delle SLA, o per transazioni.
Nel caso si incontri difficoltà nell’uso di Business Studio, l’help dinamico del sistema risulta molto utile. Insieme al tutorial, molto intuitivo e ricco di illustrazioni, riesce ad introdurre alla modellazione dei processi anche i non esperti del settore. Se non dovesse bastare, Business Studio offre una serie di esempi da vari domini aziendali pronti all’uso. Oltre alla possibilità di scaricare il prodotto gratuitamente, TIBCO ha messo a disposizione una completa documentazione online e fornisce tutto il supporto necessario: webinars, whitepapers, una comunità aperta a qualsiasi tipo di utente e sviluppatore è disponibile sul sito per collaborare alla soluzione di problemi o nuove idee di sviluppo.

Da Business Studio 1.1 a 2.0
Pur essendo un prodotto di buon livello, Business studio 1.1 presentava ancora qualche limitazione, come un supporto ristretto allo standard BPMN, la necessità di passare all’iProcess Modeler per la simulazione e l’impossibilità di definire parametri e caratteristiche dei web services. TIBCO aveva promesso di rimediare a queste deficienze con una nuova versione, ed ha rispettato gli impegni lanciando recentemente la versione 2.0, sempre disponibile gratuitamente.
Un’importante novità di questa versione è la prospettiva duale sui processi; è infatti possibile, adesso, approcciare un processo secondo un’ottica da analista business o da sviluppatore (prima assente). La nuova funzionalità si basa sulle analisi portate avanti da TIBCO in ambienti aziendali che indicano la necessità di differenziare fra i due ruoli di analista business e sviluppatore IT. Il primo desidera poter utilizzare il tool per una modellazione visuale semplice, basata su drag and drop, senza dover scrivere codice; il secondo deve implementare effettivamente il processo, operarlo ed eseguirlo facendo uso di strumenti più tecnici.
Questo ha inevitabilmente introdotto anche la necessità di migliorare la collaborazione fra queste due figure. Basandosi sulle best practices del settore, Business Studio presenta adesso un ambiente per il controllo delle versioni condiviso tra i vari attori. È adesso possibile seguire l’evoluzione delle versioni di un file connettendosi in modalità web (mediante il Business Studio Teamspace) oppure accedendo dalla propria installazione locale di Business Studio. È inoltre possibile lavorare in parallelo su versioni dello stesso progetto oppure lavorare in maniera esclusiva: il controllo delle versioni può essere realizzato sia in CVS sia in SVN.
Sempre per rispondere alle esigenze di un’utenza IT, sono state introdotte funzionalità per i web service registries, la consultazione dei web services disponibili, il loro editing visuale, così come la possibilità di importarli per poterli utilizzare offline oltre alla definizione di parametri di input ed output, già presente nella versione 1.1. Anche il supporto per web services nativi come database, e-mail e Java POJO (per plug-in e archivi .jar) è adesso garantito.
L’utente può anche definire report custom sul risultato delle simulazioni; i dati possono essere caricati da diverse sorgenti, come file piatti (es. gli spreadsheet di Excell), xml, connessioni jdbc o scripted data source. Tramite la nuova iReports Process Utility è possibile poi testare i risultati, anche se parliamo sempre di simulazioni, utili ai fini di un’analisi dei risultati pre-deployment.
Dal punto di vista dell’interfaccia grafica non esistono importanti cambiamenti, visto che la nuova release ha focalizzato l’attenzione sulle funzionalità.
Tra le cose da notare, è importante comunque la modifica del concetto di Asset, che nella 2.0 copre vari aspetti del processo: dalla simulazione al currency exchange, tutto è organizzato in una struttura ad albero i cui elementi sono sempre e solo Asset. Anche i data model, infatti, sono adesso considerati Asset.
Allo stesso tempo sono stati introdotti i Concept Models, modelli di alto livello per la modellazione dei dati e dei data models, utilizzando la notazione standard UML (facilitando l’importazione di strutture gia esistenti, come l’organigramma aziendale).
Dal lato della modellazione, l’editing dei processi è stato migliorato grazie all’aggiunta di nuove caratteristiche, come i Diagram Fragments ed il Sub-Process refactoring.
Ma uno dei maggiori miglioramenti introdotti con la versione 2.0 riguarda la simulazione, che adesso è completamente incorporata in Business Studio, senza più bisogno di esportare ed importare il processo in iProcess Modeler. L’utente accede semplicemente alla simulazione e, dopo aver introdotto tutti i dati ed i parametri necessari, può osservare il funzionamento del proprio processo individuandone punti critici, eventuali carenze di risorse ed i costi. Grazie a statistiche e grafici su ciascun passo del processo (oltre ai report generali già esistenti), l’utente può ad esempio decidere se l’automazione di alcuni task potrebbe portare giovamento.
Anche dal punto di vista degli standard sono stati fatti passi avanti, grazie ad un supporto del BPMN 1.0 e XPDL nella versione 2.0. L’import da ARIS è stata esteso per ricoprire anche i Functional Allocation Diagrams (FADs) e gli Extended Process Chain (EPC) diagrams. In più, è possibile importare anche da Visio.
In breve, la versione 2.0 di Business Studio riesce a coprire tante richieste sollevate dalla 1.1 e portare l’applicazione ad un livello più alto in termini sia di effettiva utilità che di qualità.

Conclusioni
Tibco Business Studio è una versione più leggera dei tipici tool BPAM, che dà la possibilità di sviluppare in prima istanza modelli concettuali ed in seguito modelli di alto livello dei processi business che verranno in seguito tradotti in processi eseguibili; il tutto nello stesso ambiente BPM.
Se siete il responsabile aziendale di una serie di processi oppure dovete offrire supporto come professionista IT per la definizione dei processi tenete presente l’aiuto che potete trovare in Business Studio. Non solo semplifica l’interazione e la collaborazione fra persone con background diverso (limite ormai noto in molti progetti IT) ma è interamente gratuito! In questo modo, anche le aziende che fino ad oggi non potevano giustificare i costi per l’acquisto di licenze di un prodotto per il management dei processi potranno supportare l’intero ciclo di vita dei propri processi. Business Studio, una volta raccolta la definizione dei processi dai diretti responsabili, può sicuramente favorirne la comunicazione tra le diverse parti coinvolte, grazie ad un repository distribuito e facilmente accessibile da tutti.
Anche se TIBCO non è l’unico produttore di software ad aver presentato sul mercato una proposta “free-of-charge”, Business Studio si distingue per le funzionalità che abbiamo presentato e l’utilizzo e il supporto degli standard. Business Studio porta un contributo innovativo in comparazione alle altre soluzioni disponibili sul mercato perché unisce in un unico ambiente la modellazione, la gestione e la simulazione dei processi.
Gli utenti non tecnici possono concentrarsi sui processi in termini business, mentre diventa più facile valutarne gli impatti mediante simulazioni. In più, ogni processo può essere arricchito con informazioni supplementari: da documenti a statistiche o qualsiasi altro elemento utile.
La possibilità di definire processi aziendali con partecipanti di tipo umano o sistemi, permette la realizzazione della connessione dei servizi interni di un’architettura SOA al processo aziendale. In questo modo, l’integrazione fra automazione e attività realizzate da persone è più facilmente analizzabile e gestibile.
Se consideriamo anche la possibilità di valutazione in termini di SLA e di costi, possiamo dire che Business Studio offre un supporto gestionale efficiente per i processi aziendali.
È comunque d’obbligo sottolineare come, sebbene la conformità agli standard, in speciale XPDL, dovrebbe assicurare l’interoperabilità con altri tool, le cose non stanno esattamente in questi termini. È il solito problema del formato XML: in pratica i vari tool scrivono la propria versione XPDL, compatibile con il proprio simulatore, mentre addirittura certi tool non sono assolutamente compatibili con lo standard.
C’è da dire però che in Business Studio i modelli possono essere importati sia da ARIS che da Visio (mediante il add-on Zynium) garantendo così un’ampia compatibilità. In più, è possibile pubblicare come plug-in trasformazioni XSLT per l’import da tool aziendali esistenti per la Business Process Analyisis.
Da un punto di vista della sicurezza e gestione degli accessi, in futuro sarebbe auspicabile un’integrazione degli stessi con sistemi aziendali come LDAP o ADSI.
Concludiamo aggiungendo che Business Studio può rappresentare anche una risposta per quelle aziende che, nel tentativo di implementare le pratiche ITIL, non hanno ancora trovato un adeguato supporto in termini di strumenti. Business Studio permette, infatti, la condivisione e collaborazione tra differenti attori dell’azienda, mettendo a disposizione un unico repository (con il controllo di versione) ed un comune “linguaggio” (Business Studio stesso).

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